martedì 23 luglio 2013

L'impresa di Tania a Barcellona. Un argento a dieci centesimi dall'oro

Argento Cagnotto Barcellona
Ad un passo dal sogno e dall'impresa. Questa volta Tania c'aveva creduto, sapeva di poter fare bene e di raggiungere il traguardo che solo la regina di Russia, Yuliya Pakhalina, insieme alla compagna di sincro Vera Iliyna, aveva conquistato, battere le temibili cinesi. Un traguardo olimpico a Sidney nel 2000, Tania avrebbe potuto ottenre lo stesso risultato in questa edizione mondiale di Barcellona ma quell'ultimo tuffo sporcato e il gradino più alto del podio sfuma. Un sorriso sulle labbra di Tania, per un momento è stato come rivivere il 2012 e la medaglia olimpica sfumata per 20 centesimi, 10 questa volta ma una reazione diversa. "Mi viene da ridere forse all'ultimo tuffo potevo dare un po' di più. Ho sparato proprio il rovesciato che era il mio tuffo. Il rammarico è che da un metro potevo davvero vincere".
Una gara da sogno quella della bolzanina, iniziata con l'uno e mezzo ritornato carpiato che l'ha subito proiettata al secondo insieme alla cinese Wang Han giunta terza sul podio. Una scalata verso il successo dal secondo salto in poi, un doppio e mezzo da 65 punti la proietta alla prima posizione distaccando di ben 13 punti la Han e di 3.90 la He Zi. Le cinesi tremano anche dopo il terzo salto un uno e mezzo indietro da 62.10 punti, 12 lunghezze dalla Wang, argento a Shangai nel 2011.
Quarto salto: doppio e mezzo avanti e 61.10, per Wang, 1 ½ rovesciato con 1 ½ avvitamento e 61.10 per Cagnotto, 105B per He con 58.50; Tania è sempre prima con 245.80 punti, cinque sulla seconda e più di dieci sulla terza. L'ultima serie decide tutto, come aveva pronosticato l'azzurra. Tania esegue il salto mortale e mezzo rovesciato carpiato, il tuffo che più le è congeniale e riceve 61.20. Wang resta dietro ma He Zi la spunta alla cinese, cinesi che non sono più irraggiungibili e che ben fanno sperare per i tre metri di venersì, la gara di Tania, la gara che potrebbe portarle la terza medaglia.
Un risultato che le fa onore, la prima medaglia d'argento in una gara mondiale.
“Nessuna amarezza. All'inizio avremmo firmato per un argento tra le cinesi e c'era da tenere d'occhio anche la messicana Hernandez Monzon. Ci abbiamo sperato, - ha dichiarato il ct Cagnotto -  certo, ma siamo contenti per tutto l'andamento della gara. Nell'ultimo salto Tania ha osato tanto, ha preso molto bene la tavola, ha fatto una elevazione superba, la rotazione, ma è finita un po' abbondante. Però questo piccolo errore è stato compensato dal secondo salto nel quale si è superata”.
“Ero già contenta dopo l'argento nel sincro con Francesca, - ha commentato Tania - adesso lo sono ancora di più. Alla fine le cinesi vengono sempre giudicate abbastanza bene ma sono brave e se lo meritano. Per me è una grande soddisfazione essere arrivata a 10 centesimi da He Zi, alla vigilia non me lo aspettavo".

Foto: Reuters
“Da un metro le cinesi sono vicine, infatti, l’unico mio rammarico è che qui da un metro potevo veramente vincere. E’ un peccato ma sono felicissima” - See more at: http://www.olympialab.com/avrei-potuto-vincere-ma-ho-sbavato-il-mio-tuffo#sthash.Eip2DyOL.dpuf
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sabato 20 luglio 2013

Barcellona 2013: Il capolavoro di Tania e Francesca

Cagnotto, Dallapè - Barcellona 2013
Sono passati 4 anni dall'estate afosa di Roma, da quelle immagini splendide che abbiamo ancora negli occhi e che raccontano la gioia indescrivibile per un'impresa unica: vincere l'oro delle "umane" dietro solo alle extraterrestri cinesi.
Quattro anni di vittorie come i quattro titoli europei conquistati di seguito dalla nostra coppia azzurra ma anche di momenti difficili, a partire dall'incidente in motorino che condizionò il Mondiale di Shanghai per Tania e la delusione olimpica, quel podio mancato per così poco e un avvitamento da confrontare al rallenty con quello della coppia canadese per restare con l'amaro in bocca. Ma arriva il momento in cui è necessario voltare pagina e le nostre ragazze lo fanno affrontando il 2013 con uno spirito decisamente diverso, meno pressione, più spazio per ritrovare se stesse. Tania si "distrae" con esperienze diverse dal solito, dalla tv alla cover dei magazine, senza mai abbandonare la serietà e la professionalità ogni volta che sale sul trampolino. Francesca si sposa con il suo storico fidanzato Manuel.
Nell'affascinante piscina di Montjuic ci arrivano da Campionesse Europee in carica e affrontano l'eliminatoria della mattina aprendo ufficialmente le gare di tuffi sullo sfondo della Sagrada Familia. Buoni i loro cinque tuffi in una gara lunga con tanta attesa, visto l'alto numero di partecipanti: le ragazze si presentano con un ottimo biglietto da visita alle loro avversarie del pomeriggio e chiudono in seconda posizione. Come sappiamo da sempre e come non si stancano di ripetere allenatori e atleti, la finale è sempre una storia a parte ma questa volta è una storia in cui vogliamo credere. Il sogno sembra potersi avverare già dai tuffi obbligatori, la fase in cui tutte le coppie sono vicine in classifica. Nell'ordinario avanti carpiato Tania e Francesca ottengono 54 punti e un enorme applauso del pubblico che ne ammira l'eleganza. Segue l'ordinario rovesciato carpiato in cui sono leggermente penalizzate nell'entrata ma i 48.60 punti bastano per superare quota 100 con i primi due tuffi. Dopo il primo tuffo le ragazze sono addirittura davanti alla coppia cinese e alla fine del secondo iniziano a difendere l'argento e staccare le altre pretendenti al podio. Inizio in salita per la coppia canadese qui formata da Jennifer Abel e Pamela Ware, che apre la sua gara e prosegue con qualche errore di troppo. Il primo libero di Tania e Francesca è il doppio e mezzo indietro carpiato e anche qui le ragazze non intendono mettere in discussione la classifica: non si vede esattamente la figura unica ma il tuffo è comunque buono e viene giudicato 66.60. Intanto al terzo tuffo problemi per la coppia ucraina Fedorosva - Pysmenska che non riuscirà più a entrare in gara. Si fanno vedere invece la coppia inglese e la coppia messicana che vanta la presenza di Laura Sanchez, il cui nome non abbiamo più scordato. Arriva finalmente l'avvitamento, causa di tanta tensione in passato. Questa volta le cose vanno diversamente, nonostante l'enorme tensione, i giudici valutano 68.40 l'esercizio delle ragazze che riescono a rompere la superficie nello stesso momento dopo una bella fase aerea. L'attesa dell'ultimo tuffo è infinita, alcune coppie commettono errori dovuti alla tensione come accade a Rebecca Gallantree che compromette la sua medaglia. Le telecamere indugiano sulla nostra Tania, distesa a terra, completamente avvolta negli asciugamani, sta cercando la concentrazione. Un tuffo dopo l'altro il podio si definisce, le ragazze canadesi riescono miracolosamente a colmare il divario e si assicurano la medaglia di bronzo, le cinesi, come sempre, stanno facendo gara a se.
Ora tutta la nostra speranza è riposta nel talento, nella grinta, nell'esperienza delle nostre campionesse: il doppio e mezzo ritornato finisce in un boato, con il primo piano del papà allenatore Giorgio Cagnotto e di Giuliana Aor che ci confermano che ce l'abbiamo fatta. Come a Roma 09, medaglia d'argento dietro solo alle cinesi! 70.20 i punti dell'ultimo tuffo e 307.80 il totale. Tania, sul podio iridato dall'ormai lontano Montreal 2005, abbraccia la sua compagna Francesca, amica di sempre. E nella diretta di Rai Sport, Oscar Bertone, storica voce dei tuffi, amico, "fratello maggiore", ora anche allenatore di Tania, non trattiene l'emozione e proprio come tutti noi, si commuove.